Famiglia Cristiana, n°30-2017

Via Crucis nel segno dell’Arte e della Fede

L'opera di Orazio Del Monaco

Nella parrocchia di San Roberto Bellarmino a Taranto, l’arcivescovo Filippo Santoro ha benedetto la nuova Via Crucis.
A partire dal 2004, la chiesa è stata impreziosita da sei pannelli collocati sul presbiterio: tre relativi a episodi evangelici (la pesca miracolosa, la Samaritana, la risurrezione di Gesù) e tre alla vita
di san Roberto Bellarmino (catechesi, predicazione, carità). Sono seguiti poi la sistemazione dell’altare, dell’ambone e del battistero con il cero pasquale, mentre nel 2012 si è realizzata la custodia dell’Eucaristia e ora la Via Crucis, opera di Orazio Del Monaco.
Nel corso dell’inaugurazione, il vicario episcopale per la Pastorale della cultura, don Antonio Rubino, ha tenuto a precisare come «l’architettura e l’arte non compiono una funzione puramente
ornamentale, ma sono piuttosto parti integranti del culto. La liturgia ha bisogno dell’arte, sia perché liturgia dell’Incarnazione sia perché non si può concepire una liturgia senza arte. La liturgia manifesta la trasfigurazione della realtà e l’arte è capace di evocare in modo particolare questa trasformazione». Pertanto, come ha ribadito il professor Matias Augé, «la chiesa non dovrebbe essere un’aula di scuola, né una sala di spettacolo, né un luogo per assemblee sindacali, né uno spazio polivalente. La chiesa è il luogo in cui la comunità cristiana si raduna per celebrare i misteri della sua fede». In un mondo limitato al visibile e, di conseguenza, all’empirico, simboli e arte chiedono di essere letti, di essere presenti per aiutare gli uomini a una comprensione
più profonda e totale della loro vocazione.