Bellarmino e Galileo

Le ragioni della scienza e gli interrogativi della fede

     L’Ufficio Cultura, in collaborazione con il Liceo Archita di Taranto e la Parrocchia San Roberto Bellarmino, in occasione del 400° anniversario della morte del Cardinal Bellarmino e del 150° anniversario della fondazione del Liceo Archita, propone un incontro culturale di approfondimento su “Bellarmino e Galileo: le ragioni della scienza e gli interrogativi della fede”. L’incontro si svolgerà presso la Chiesa di San Roberto, il 4 ottobre alle ore 9.30.

     Ancora oggi, scienza e fede potrebbero sembrare in contrasto. Il Concilio Vaticano II, invece, ha particolarmente chiarito tale rapporto e, al numero 36 della Costituzione Gaudium et Spes, ha affermato: “La ricerca metodica di ogni disciplina, se procede in maniera veramente scientifica, e secondo le norme morali, non sarà mai in contrasto con la fede, perché le realtà profane e le realtà della fede hanno origine dal medesimo Dio”.

     A guidare l’incontro sarà la relazione del Padre Gabriele Gionti, S. J., Cosmologo e Vice-direttore della Specola Vaticana, un istituto di ricerca scientifica della Santa Sede. La Specola Vaticana è uno degli Osservatori astronomici più antichi del mondo; la sua origine, infatti, risale alla seconda metà del XVI secolo, quando Papa Gregorio XIII fece erigere in Vaticano, nel 1578, la Torre dei Venti e invitò i Gesuiti astronomi e matematici, del Collegio Romano, a preparare la riforma del calendario, promulgata poi nel 1582. Da allora, con sostanziale continuità, la Santa Sede non ha cessato di manifestare interesse e di dare il proprio appoggio alla ricerca astronomica.

     Come emerge dal capitolo VII del libro Roberto Bellarmino – Cercatore della verità, a cura di Giancarlo Pani: “Dal rapporto tra Bellarmino e Galileo risulta chiara la preoccupazione di quest’ultimo di tenere la Chiesa al passo con i tempi […]. Lo scienziato era convinto di riuscire ad argomentare la sua tesi in modo così persuasivo da piegare gli oppositori, i quali notavano le lacune della sua argomentazione, ma non intuivano il valore eccezionale delle sue scoperte. Terminava così il processo a Galileo, ma iniziava nella storia il «Caso Galileo», appunto il rapporto tra l’autonomia della scienza e la verità della Sacra Scrittura”.

     Modererà l’incontro Don Manlio Sodi, Docente Universitario, e saranno eseguiti dei brani musicali dagli alunni dei Laboratori di musica d’insieme per archi del Liceo musicale Archita, diretti dalla prof.ssa Laura Mazzaraco.

                                                                                                                                                          Don Antonio Rubino

 

IL VIDEO COMPLETO DELL’INCONTRO