Il rapporto tra “le ragioni della scienza e gli interrogativi della fede”

Articolo apparso su www.nuovodialogo.com

Si è svolto la mattina di martedì 4 ottobre l’incontro voluto dall’Ufficio Culturadell’arcidiocesi di Taranto in collaborazione con il liceo Architadal tema: “Bellarmino e Galileo: le ragioni della scienza e gli interrogativi della fede”.

L’incontro si è svolto nella parrocchia San Roberto Bellarmino di Taranto alla presenza di numerosi studenti dell’ultimo anno, accompagnati dai loro docenti e dagli alunni dei laboratori di musica d’insieme per archi del liceo musicale che hanno allietato la riflessione con l’esecuzione di alcuni brani, diretti dalla prof.ssa Laura Mazzaraco.

La ricorrenza del 400° anniversario della morte del cardinal Bellarmino e del 150° anniversario della fondazione del liceo Archita ha permesso di ribadire e continuare a riflettere sul rapporto che intercorre tra scienza e fede, spesse volte, ancora oggi, sottaciuto o apparentemente in contrasto. Duranti i saluti iniziali si è subito chiarito l’importanza di tale rapporto, grazie al parroco e promotore dell’incontro, don Antonio Rubino, che, salutando i presenti, ha espresso quanto sostiene il Concilio Vaticano II al numero 36 della Costituzione Gaudium et Spes: “La ricerca metodica di ogni disciplina, se procede in maniera veramente scientifica, e secondo le norme morali, non sarà mai in contrasto con la fede, perché le realtà profane e le realtà della fede hanno origine dal medesimo Dio”.

Dopo il saluto iniziale del dirigente scolastico del liceo Archita, il prof. Francesco Urso, durante il quale ha confermato l’attualità del tema, andando ad inserirsi nel piano di studi degli studenti, ha proseguito e moderato l’incontro il docente universitario, don Manlio Sodi, parroco del paese nativo di San Roberto.
Ha avviato il tema prendendo le mosse da una suggestiva immagine presente nell’Enciclica Fides et Ratio, dell’allora Papa Giovanni Paolo II, affermando metaforicamente come non sia possibile in nessun modo “volare con un’ala soltanto”.

La fede e la ragione – ha affermato don Manlio Sodi, citando l’Enciclica – sono come le due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazione della verità. È Dio ad aver posto nel cuore dell’uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso”.

Questa ed altre provocazioni sono emerse durante l’incontro, grazie soprattutto a quelle proposte dal relatore d’eccezione, padre Gabriele Gionti, cosmologo e vice-direttore della Specola Vaticana, uno degli osservatori astronomici più antichi del mondo e centro di ricerca scientifica della Santa Sede.

Padre Gabriele Gionti, gesuita e impegnato prevalentemente nella ricerca astronomica, ha tratteggiato nel corso della sua presentazione i tasselli più importanti di quel delicato periodo storico, andando a riflettere sul famoso “caso Galileo”. Numerose le tematiche affrontate: dal sistema eliocentrico a quello geocentrico, dal concordismo alla problematica relativa all’interpretazione biblica, fino a citare la teoria del Big bang su cui si svolge il suo campo di ricerca. Queste ed altre riflessioni si sono arricchite grazie anche alle numerose domande degli studenti e dei presenti intervenuti. Certamente, una costante rimane al margine dell’incontro: la ricerca astronomica e il mistero che l’universo suscita in ogni uomo e donna non può che continuare ad interrogarci, senza arrestare – ha affermato padre Gabriele Gionti – una genuina riflessione personale che sa investigare attentamente sulla base delle fonti. Infatti, un obbiettivo della Specola Vaticana è proprio quello di non cessare di manifestare interesse e di dare il proprio appoggio alla ricerca astronomica, sorretta sempre dalla fede e dalla ragione, “le due ali con le quali lo spirito umano s’innalza”.

di Mattia Santomarco

 

Rimandiamo all’intervista tenuta a padre Gabriele Gionti e pubblicata sul canale della parrocchia San Roberto Bellarmino di Taranto. Inoltre, per chi fosse interessato all’approfondimento, tra poche ore sarà presente sul canale YouTube dell’Arcidiocesi di Taranto la registrazione completa dell’incontro.