La Gazzetta del Mezzogiorno, 1 maggio 2017

«Fede cristiana e martirio nel mondo». Alfredo Mantovano a San Roberto Bellarmino

La conferenza dell'ex sottosegretario all'Interno con Azione Cattolica

Perseguitati perché cristiani. Fede cristiana e martirio oggi nel mondo. Ne ha parlato a Taranto Alfredo Mantovano, già sottosegretario all’Interno e presidente di «Aiuto alla Chiesa che soffre». L’incontro è stato organizzato dall’Azione Cattolica parrocchiale di San Roberto Bellarmino. Nel suo saluto introduttivo, il parroco, don Antonio Rubino, vicario episcopale per la cultura, ha spiegato che si è scelto di guardare al martirio dei cristiani proprio perché, pur essendo un tema importante, sembra anestetizzato dal solito atteggiamento dell’uomo di girare la testa dall’altra parte. «Ma se questo modo di comportarsi -ha detto-, è grave per l’uomo in generale, lo è, ancora di più per il cristiano. Tanti fratelli e sorelle – ha detto don Antonio, richiamando le parole di papa Francesco-, danno testimonianza di Gesù, e sono perseguitati».

«L’Azione Cattolica parrocchiale -ha proseguito il parroco- ha sentito urgente l’esigenza di porre l’attenzione sul rapporto tra fede e  cristiana e martirio oggi nel mondo».

Mantovano ha accompagnato i presenti attraverso una articolata disamina delle situazioni più dolorose che i cristiani vivono, nel silenzio e nella disattenzione, non solo dei media, ma degli stessi fratelli cristiani, in numerose nazioni. Ha richiamato alla memoria la triste vicenda di Asia Bibi, rinchiusa nelle carceri pakistane da circa otto anni, a causa della legge contro la blasfemia, e di altre comunità che, soltanto marginalmente affiorano all’attenzione dei media mondiali. In alcune zone del mondo i cristiani sono oppressi e martirizzati a causa di interpretazioni fondamentalistiche del fatto religioso. In Europa invece una paradossale chiusura nei confronti del patto cristiano è la immancabile conseguenza dell’ormai consolidato disinteresse per la fede cristiana, in larga parte della popolazione. Mantovano ha poi offerto alcune chiavi di lettura per comprendere la condizione di vita di milioni di cristiani costretti ad abbandonare le loro case e le loro terre e che oggi faticano a rientrare in territori dove, non tanto i miliziani dell’Isis, quanto gli stessi vicini di casa si sono adoperati per l’abbattimento delle abitazioni e delle chiese cristiane. Con dati e immagini drammatiche delle realtà colpite dal fenomeno del fondamentalismo, Mantovano ha tenuto acceso l’interesse dei presenti, augurandosi che tutti i cristiani dell’Occidente possano “sdegnarsi” a far sentire la loro voce in favore di uomini, donne e bambini privati dei loro fondamentali diritti di vivere, da cristiani.