L’Anno della fede che stiamo vivendo, sollecita ogni credente ad approfondire la speranza che lo abita, e quindi a renderne ragione al mondo, ma anche a vivere con semplicità e purezza di cuore la propria quotidianità, affidandola alle mani sicure del Padre che è nei cieli.
Il saggio di don Antonio Rubino, presbitero della diocesi di Taranto, si inserisce tra quegli studi particolarmente graditi per approfondire con maggior rigore l’importanza dell’azione liturgica. L’autore, mantenendo sullo sfondo le istanze dell’Anno della fede e i più recenti orientamenti pastorali dell’episcopato italiano, ribadisce il ruolo primario che ricopre la liturgia nell’educazione cristiana. La celebrazione liturgica diventa dunque “mistagogia”, vale a dire non solo un metodo di catechesi, ma un percorso privilegiato che introduce nel mistero della fede.
La lettura di questo volume può essere particolarmente apprezzata sia dal fine teologo sia dal semplice pastore, per scoprire in primo luogo la ricchezza del mistero celebrato e il suo legame con la vita della Chiesa, ma anche la continua necessità di essere formati alla liturgia e alla sua degna celebrazione.
“Dalla lettura di questo saggio ciascuno saprà trarre cose antiche e cose nuove, e soprattutto potrà scoprire la ricchezza del mistero celebrato, il suo legame con la vita della Chiesa e con la sua missione di proclamare al mondo il primato di Dio; ma anche la continua necessità di essere formati alla liturgia, perché la sua degna celebrazione possa risplendere come proclamazione della fede e anticipo del suo compimento. La liturgia cristiana infatti «è una liturgia in cammino, una liturgia di pellegrinaggio verso la trasformazione del mondo, che sarà compiuta, quando Dio sarà ‘tutto in tutti'” (Dalla Prefazione di S.E. Mons. Dal Covolo).